Un vero enigma per gli studiosi! Cosa nasconde la Chiesa San Giovanni di Assemini, vicino Cagliari?

La Chiesa San Giovanni di Assemini cela un mistero, complicato anche per gli studiosi: ecco perché.

Alle spalle di Cagliari, sorge il paese delle ceramiche: Assemini. Infatti, nota per questa nobile arte, tanto da aver ricevuto il prestigioso riconoscimento ‘Città di Antica Tradizione della Ceramica Marchio DOC’. I Maestri espongono le loro creazioni per una mostra bellissima, all’insegna dell’artigianato locale.

Chiesa San Giovanni di Assemini, ricercatrice e punto interrogativo
Un vero enigma per gli studiosi! Cosa nasconde la Chiesa di San Giovanni di Assemini, vicino Cagliari? (Credits: sito comune.assemini.ca.it) – chieseromanichesardegna.it

Inoltre la località evoca tempi antichi grazie ai luoghi di culto sparsi sul territorio – ad esempio la Chiesa Beata Vergine del Carmine, la Chiesa Parrocchiale di San Pietro oppure la Chiesa di Santa Lucia. Anch’essi fanno parte della storia di una città, tali da conferirle un’identità.

In particolare la Chiesa San Giovanni Battista di Assemini, celebre grazie al mistero che aleggia tuttora intorno all’edificio. Dinanzi a questo rompicapo, nemmeno gli esperti di storia dell’arte e teologi sono riusciti a risolverlo. Probabilmente ci vorrà del tempo, prima che si giunga a una conclusione.

Assemini, la Chiesa di San Giovanni: una grande incognita

Tra i monumenti più importanti dell’isola, a pochi passi da San Pietro, costituisce una preziosissima testimonianza storica sebbene le incertezze siano dominanti quando si parla del santuario di San Giovanni. Nessuno è in grado di pervenire ad alcuna risposta concreta.

Chiesa San Giovanni di Assemini
Assemini, la Chiesa di San Giovanni: una grande incognita (Credits: sito beweb.chiesacattolica.it) – chieseromanichesardegna.it

I dubbi riguardano la sua origine, principalmente. Qualcuno sostiene sia stata costruita nel X secolo, altri ritengono che la sua datazione sia ancora più antica, collocabile tra il VI e il VII secolo, contemporanea alle prime chiese cruciformi di epoca bizantina.

La sua prima menzione è rivenuta all’interno di un documento del 1108 tramite cui il giudice di Cagliari donò la chiesa all’Opera del Duomo di San Lorenzo di Genova. Un ulteriore dibattito verte sulla struttura, la pianta del medesimo luogo sacro: ad oggi parrebbe a croce greca inscritta e non libera.

La maggior parte afferma sia stata eretta in questo modo fin dal principio benché le celle presenti ai lati dei bracci sembrerebbero ricostruite nel XIX secolo. Indipendentemente dalle discussioni in atto, trattasi di un edificio in pietra calcarea, caratterizzato da una facciata alta cinque metri e un campanile a vela.

Spoglia di qualsiasi decorazione, per un ambiente semplice e intimo, si voglia evidenziare la presenza di un capitello, al momento impiegato come acquasantiera, infine due epigrafi in greco – la più importante cita l’arconte Torcotorio, la moglie Getite e Nispella, consorte di un altro tale di nome Torcotorio.

Infine sarà possibile notare anche gli otto pilastrini di marmo, la cui funzione è ancora dubbia, provenienti dalla Chiesa di San Pietro. Terminata la visita, si consiglia un breve tour della città di Assemini, tra ceramiche, tradizioni e cibo tipico, come la panada con anguilla e patate.

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